When I wasn't very "informed" about "anime" and "manga" and I watched episodes of Urusei Yatsura and Ranma 1/2, I thought that the eroticism of these was due to a male author who did a lot of leverage on the weakness of the teenage audience.
Growing up and starting a critical study of the genre, I realized how little I knew of the anime and manga, the subtle eroticism, how the manga were very sophisticated and, above all, I discovered that the author of Urusei Yatsura and Ranma was a woman, Rumiko Takahashi, famous mangaka who also designed the "Maison Ikkoku".
The delicate issue of "gender", so dear to Donna Haraway, in Ranma 1/2 is treated with a delicacy and a "deeply ironic" that goes beyond the analytical skills of a kid.
Ranma wasn't a "monument to masturbation", was a masterpiece that would tell us something more on the aspects of human "nature" ...
Here I posted one of several scenes based on the "classic" bad habit of "gender's-changes" typicals of Ranma ...
Quando non ero molto "informato" sugli anime ed assistevo agli episodi di Lamù (Urusei Yatsura) e Ranma 1/2, credevo che l'erotismo di questi fosse dovuto ad un autore maschile che facesse molto leva sulla debolezza adolescenziale del pubblico a cui ritenevo destinate queste opere.
Growing up and starting a critical study of the genre, I realized how little I knew of the anime and manga, the subtle eroticism, how the manga were very sophisticated and, above all, I discovered that the author of Urusei Yatsura and Ranma was a woman, Rumiko Takahashi, famous mangaka who also designed the "Maison Ikkoku".
The delicate issue of "gender", so dear to Donna Haraway, in Ranma 1/2 is treated with a delicacy and a "deeply ironic" that goes beyond the analytical skills of a kid.
Ranma wasn't a "monument to masturbation", was a masterpiece that would tell us something more on the aspects of human "nature" ...
Here I posted one of several scenes based on the "classic" bad habit of "gender's-changes" typicals of Ranma ...
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Quando non ero molto "informato" sugli anime ed assistevo agli episodi di Lamù (Urusei Yatsura) e Ranma 1/2, credevo che l'erotismo di questi fosse dovuto ad un autore maschile che facesse molto leva sulla debolezza adolescenziale del pubblico a cui ritenevo destinate queste opere.
Crescendo e iniziando uno studio critico del genere, mi resi conto di quanto poco sapevo degli anime, del sottile erotismo, di come alla base ci fossero spesso manga molto evoluti e, soprattutto, scoprii che l'autore di Lamù e Ranma era in realtà una donna, Rumiko Takahashi, celeberrima mangaka che aveva anche ideato "Maison Ikkoku".
La delicata questione del "gender", tanto cara a Donna Haraway, viene trattata in Ranma 1/2 con una delicatezza ed una "profondità ironica" che va ben oltre quelle che potevano essere le capacità analitiche di un ragazzino.
Ranma non era affatto un "monumento all'onanismo"; era un capolavoro che ci diceva qualcosa in più sugli aspetti della "natura" umana ...
Qui, segue una delle svariate scene sul "classico" andazzo dei "mutamenti di genere" tipici di Ranma ...
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